Questo palazzo in stile rinascimentale, che oggi ospita gli uffici dell'INAIL, risale alla prima metà del XVI secolo. La famiglia Adoldo, originaria della Grecia, si stabilì a Venezia fin dai primi secoli della fondazione della città e contribuì significativamente al finanziamento della costruzione della vicina chiesa di San Simeon Piccolo. Essi possedevano l'isola di Andro e metà di quella di Sercino che l'ultimo discendente, Nicolò, morto nel 1432, vendette ai Michiel. La facciata presenta bifore centrali ai lati delle quali sono disposte monofore e lo stemma della famiglia. Il palazzo fu donato alla Chiesa da una componente della famiglia, Lucia Adoldo, e di ciò ci dà testimonianza un'iscrizione posta sulla facciata: "Bonum est un deo sperare" sotto l'arco che inquadra tre piccolo monofore, posto al centro della linea di sottotetto.