Palazzo Pisani Gritti
L’edificio nel corso del Cinque-Seicento subì un consistente intervento di restauro nella sua facciata laterale, quella che guarda il campo, mentre all’inizio dell’Ottocento ne venne aumentata la volumetria ampliando quello che era un semplice mezzanino sottotetto e trasformandolo in un terzo piano nobile. Oggi si presenta, ovviamente, perfettamente restaurato, con una facciata però particolarmente spoglia, ingentilita solamente dalle due pentafore del primo e secondo piano, l’una ad archi ogivali, l’altra ad archi inflessi. Marcapiani, cornici dentellate, spigoli con colonnine a torciglioni, balconcini aggettanti non riescono a contrastare gli ampi spazi a mattoni del fronte che un tempo ospitavano meravigliosi affreschi del Giorgione e dei quali non resta più alcuna traccia.
«Poche cose nella vita sono più piacevoli che stare seduti alla terrazza del Gritti...», scrisse il primo ospite dell’albergo, il romanziere e commediografo William Somerset Maugham. Non a caso il regista americano Woody Allen e la moglie Soon-Yi trascorsero qui la prima notte di nozze, emuli di tanti altri ospiti illustri, tra i quali piace citare anche Francis Scott Fitzgerald ed Ernest Hemingway.