Palazzo Barbarigo della Terrazza
Il committente del palazzo fu Danile Barbarigo ma certo chi lo impreziosì maggiormente fu il figlio di questi, Cristoforo, che, anno dopo anno, lo dotò di una pregevole pinacoteca. Purtroppo di questa collezione, che nel 1845 era formata da ben 102 dipinti (tra cui opere di Giorgione, Giovanni Bellini, Palma il Vecchio, Rubens, Guido Reni e ben 17 opere di Tiziano), venne poi venduta nel 1850 dal proprietario del tempo Nicolò Giustinian Barbarigo, allo zar Nicola I per l'enorme cifra di 562.000 lire austriache (alcuni quadri sono ancora oggi visitabili all'Hermitage di San Pietroburgo). Nel 1793 Filippo Barbarigo si univa in matrimonio con Chiara Pisani Moretta, praticamente la proprietaria dell'attiguo palazzo Pisani Moretta e, in quell'occasione, i due palazzi vennero uniti con dei cosiddetti "passatici", cioè con dei passaggi aerei che scavalcavano la stretta calle Barbarigo. I passatici sono ancora esistenti ma sono murati per impedire la comunicazione tra due palazzi che oggi sono di differenti proprietà.
Esternamente la facciata che prospetta sul rio di San Polo presenta tipici stilemi tardorinascimentali, caratterizzata da un grande portale d'acqua centrale e due minori laterali, un primo mezzanino, due piani nobili e un ammezzato sottotetto per la servitù. I due piani nobili presentano entrambi due ampie quadrifore con balcone. Nell'interno il primo piano nobile mantiene ancora parte dei decori originali, in particolare si segnala una serie di dipinti con ritratti di dogi racchiusi entro cornici lignee. Il palazzo, non molti anni fa, è stato frazionato in due parti e, dopo vari passaggi di proprietà, è oggi del Centro Tedesco di Studi Veneziani, che veniva qui fondato nel 1972, e della famiglia Loredan.
Centro Tedesco di Studi Veneziani: http://www.dszv.it