Questo palazzo, costruito all’inizio del XVII secolo su progetto attribuito a Bartolomeo Monopola in luogo di un’antica casa-fondaco dei Barozzi, è rimasto privo della parte sinistra. È caratterizzato da serliane in asse con il portale d’ingresso e da grandi mensole che sorreggono la cornice di gronda. Nel 1827 fu acquistato dai Treves che avviarono una completa ristrutturazione interna rendendolo uno dei più belli ed omogenei esempi di dimora neoclassica. Si costruì la specola, il nuovo scalone e la bella sala absidata che fu decorata da Giuseppe Borsato ed accolse le due grandi statue di Ettore e Aiace di Antonio Canova. Altri ambienti furono decorati sempre dal Borsato in collaborazione con Giovanni Demin e Sebastiano Santi. I Treves venivano dall’Austria dove, per le loro grandi benemerenze e per gli ingenti prestiti in denaro fatti all’imperatore, erano stati nominati baroni. In questo palazzo, raccolsero preziose opere d’arte visitate dal principe Metternich e dallo stesso imperatore Giuseppe II.