Ca Giustinian (La Biennale di Venezia) Sorge lungo la riva dell’ampio e luminoso tratto del Canal Gran­de, immediatamente dopo l’ottocentesca costruzione neogotica dell’Hotel Bauer.
Costruito all’incirca verso il 1474 per la nobile famiglia Giustinian, è una armo­niosa fabbrica gotica della quale, purtroppo, non conosciamo il progettista e nel­la quale si possono ravvisare tutti i caratteri più maturi di questo particolare stile costruttivo. Il palazzo si compone di due edifici divisi un tempo da una piccola calle che in seguito (1483) fu murata in parte, proprio per consentire la costruzione di colle­gamenti interni.
La facciata, particolarmente bella, incorniciata da dentelli in pie­tra d’Istria, appare scandita da un ritmo molto serrato di aperture slanciate ed ele­ganti; in particolare sono davvero notevoli le quadrifore centrali con piccoli bal­concini aggettanti, affiancate da coppie di monofore, che decorano i due piani no­bili e sono inserite entro cornici molto raffinate ed elaborate. Il secondo corpo di fabbrica, più stretto, anch’esso con la facciata racchiusa da una cornice dentell­ata, fu aggiunto successivamente, dopo di che fu chiusa la calle che lo separava dall’altro edificio per permetterne l’unificazione abitativa e fu aggiunta una ba­laustra sul coronamento per ottenere l’effetto di un’omogeneità anche estetica dei due palazzi. Tre deliziose nicchie in bianca pietra d’Istria, di gusto già rinasci­mentale, spiccano sul cotto della facciata ma purtroppo sono state malamente scal­pellate; più modeste appaiono le aperture del pianterreno, squadrate e sormontate da pesanti cornici, che fanno da contrappunto alle due porte d’acqua ad ar­co a tutto sesto, piuttosto semplici, rimaneggiate in epoca più tarda.

La famiglia Giustinian si era stabilita a San Moisè fin dal 1310; essa ospitò nel 1432, nel proprio palazzo che al tempo non era ancora stato ricostruito nelle for­me attuali, il primo patriarca di Venezia, Lorenzo Giustinian, del quale esiste un famoso ritratto, opera di Gentile Bellini.
Nel XVII secolo l’edificio fu acquistato dai Morosini che provvidero ad un primo e importante restauro interno, fecero cambiare la disposizione e la volumetria di alcune stanze e rinnovare in toto la decorazione, parte della quale è ancora visi­bile. Un nuovo intervento venne effettuato verso il 1820, quando Ca’ Giustinian divenne sede del celebre Hotel Europa, un raffinato albergo che ebbe l’onore di annoverare fra i suoi clienti i più bei nomi della cultura del tempo, fra i quali si ricordano, in particolare: Giuseppe Verdi, Marcel Proust, Theophile Gautier e Francois René de Chateaubriand. Successivamente l’edificio è divenuto pro­prietà del Comune di Venezia, che vi ha stabilito gli uffici della Biennale.

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