La settecentesca chiesa di S. Maria della Visitazione o della Pietà prospetta sulla Riva degli Schiavoni e fa parte dell'omonimo ospizio che, al pari degli altri tre “ospedali maggiori” della città (dei Derelitti, degli Incurabili e dei Mendicanti), ebbe fama per l'attività musicale svolta dalle assistite sotto la direzione di insigni maestri (basti ricordare Antonio Vivaldi). La decisione di costruire un nuovo, monumentale complesso assistenziale (chiesa e ospedale) diede vita nel 1735 a un concorso vinto da Giorgio Massari. I lavori, iniziati nel 1745, interessarono la sola chiesa, che venne ultimata nel 1760. La bianca facciata in pietra d'Istria prosegue e conclude semplificandolo il discorso delle chiese palladiane affacciate sul Bacino di S. Marco. L’interno è preceduto da un ampio atrio che lo isola dai rumori, perché concepito anche in funzione di esecuzioni concertistiche; è un'elegante luminosa sala ovata, ben confacente alla mondana religiosità delle esecuzioni concertistiche dell’epoca (si notino gli spigoli arrotondati, l'assenza di cappelle e le ampie cantorie che corrono sulla parete d'ingresso e sulle laterali); orna il soffitto un luminoso affresco del Tiepolo (Incoronazione di Maria, 1754-55).