Convento del Corpus Domini (area ferroviaria)
Qualche tempo dopo la chiesa fu ampliata grazie all'intervento del beato Giovanni Dominici e alle offerte delle sorelle Elisabetta e Andriola Tomasini; il monastero pure fu ingrandito e ospitò da allora suore domenicane. Poco dopo, però, il complesso cadde in rovina, ma l'intervento di papa Martino V, che concedeva indulgenze a chi avesse contribuito al restauro, portò alla ricostruzione della chiesa, consacrata nel 1444 da San Lorenzo Giustiniani. Dal 1534 il monastero dipese direttamente dalla Santa Sede e, dal 1560, dai patriarchi di Venezia.
Con i decreti napoleonici del 1810 gli edifici furono sconsacrati e, più tardi, distrutti.