Palazzo Correggio
Il palazzo presenta una facciata lineare ed elegante, anche se non troppo appariscente; il pianoterra è a bugne, con una riva d'acqua centrale, sopra tre piani con semplici finestre rettangolari e con due trifore centrali con trabeazione e piccolo timpano.
Si racconta che questo ramo della famiglia si estinse, però, piuttosto presto con la morte del trentenne Zandonà Correggio avvenuta per suicidio il 25 giugno 1738 a causa del completo fallimento delle sue attività economiche e per gli enormi debiti di gioco accumulati ai quali era riuscito a far fronte solo svendendo quasi tutto l'arredamento del palazzo a certi straccivendoli del ghetto ebraico.