Grande edificio neorinascimentale, costruito probabilmente verso la fine del XIX secolo sull’area del preesistente, antico fondaco dei Persiani demolito per fatiscenza nel 1830. L’edificio a cinque piani è collocato sulla confluenza del rio del Fontego dei Tedeschi nel Canal Grande e presenta una facciata molto tradizionale, nella quale il bianco della pietra d’Istria che incornicia monofore e polifore, contrasta con il colore caldo del mattone. Notevole il grande portale d’acqua con arco a tutto sesto e le due piccole trifore laterali ad esso; sopra il portale notasi uno scudo Ruzzini, retto da un angelo, della seconda metà del Trecento. Un altro scudo rettangolare a dentelli, coevo al precedente, è visibile sul fronte che guarda al rio del Fontego dei Tedeschi, mentre è di imitazione moderna il rilievo posto in facciata, al centro del mezzanino sottotetto. I Ruzzini vennero da Costantinopoli agli inizi del 1100. Uno di loro, Marco, durante la feroce guerra con Genova, riportò una famosa vittoria a Negroponte, catturando pure molte galee nemiche: la Repubblica ne esultò talmente da dichiarare quel 29 agosto 1358 festa nazionale. Carlo, illustre diplomatico che era stato più volte ambasciatore, fu eletto doge nel 1732. I Ruzzini avevano molti e vasti magazzini, fra i quali questo a lato del Fondaco dei Tedeschi che, distrutto da un incendio e restaurato, servì successivamente da fondaco dei Persiani.